mercoledì 9 maggio 2012

Mozione n. 4: "Pericolosità sismica del territorio del Monte Baldo: attuazione di piani informativi, formativi e di interventi preventivi mirati all’adeguamento antisismico”


Al Sindaco e al Presidente
del Consiglio Comunale di Brentonico

Oggetto: mozione “Pericolosità sismica del territorio del Monte Baldo: attuazione di piani informativi, formativi e di interventi preventivi mirati all’adeguamento antisismico

Il rischio terremoto, nella zona provinciale, è stato evidenziato dallo sciame sismico recentemente vissuto soprattutto nel basso Trentino, dove in qualche zona, si sono ricordati momenti di paura del passato, fortunatamente, oggi, senza danni sostanziali o feriti.
E’ noto, che l’Italia è situata nella zona di collisione tra le placche Africana ed Eurasiatica, circostanza che genera un elevato rischio sismico (terremoti).
Il punto sull’attuale evoluzione dei recenti terremoti che sono stati localizzati dalla Rete Sismica Nazionale (INGV = Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) nel distretto sismico della Zona LAGO DI GARDA, epicentri nei casi maggiori nei Comuni di Ala e di Avio, non ci possono lasciare tranquilli o, almeno, ci obbligano a una regia di prevenzione ferma e seria.
I dati INGV riportano un notevole incremento di scosse sismiche e un preoccupante aumento della forza/misura di energia meccanica prodotta dalle scosse (Magnitudo):
·        anno 2009: n°  2  scosse  dal 2,0 al 2,8 di magnitudo (scala Richter),
·        anno 2010: n° 10 scosse  dal 2,0 al 2,8 di magnitudo (scala Richter),
·        anno 2011: n° 12 scosse  dal 2,1 al 4,2 di magnitudo (scala Richter),
·        l’anno 2012  scossa pari al 2,0 il 15 gennaio, scossa pari al 2,1  il 20 gennaio, scossa pari al 3,1 il 19 marzo, scossa pari al 2,7 il 22 marzo; vicino a queste si seguono numerose scosse di minore intensità.(inferiore a magnitudo 2 della scala Richter), l’ultima delle quali il 1 maggio di 1,7.
Chiaro che ciclicamente, a ogni fenomeno che si presenta, si scatena la necessità di sicurezza, che poi scema di solito, fino a che il fenomeno non si ripresenta.
Ora, la molteplicità delle recenti scosse telluriche ha risvegliato le paure e la valutazione delle sicurezze in essere, nei nostri centri storici abitati, visto e giacché a memoria di anziano, non c’è ricordo di una situazione come quella recentemente avvertita per intensità, durata e quantità delle scosse stesse, la consapevolezza del rischio, ci obbliga a un serio progetto di analisi e di interventi.
Legittimo dunque chiedersi cosa potrebbe succedere e, pur sapendo che in questo campo non vi sono certezze, se non quelle dei ciarlatani, chiederci come ci dobbiamo attrezzare per rendere sicure le nostre abitazione e, di queste, soprattutto quelle nei centri storici o non di recente costruzione.
Questo pensiero diffuso nella nostra gente, che deve essere informata e rassicurata e visto, che a seguito al DLGS 112/1998, la competenza in materia di aggiornamento dell’assegnazione dei comuni alle zone simiche è passata alle Regioni e alle Provincie Autonome, chiara la necessità di un piano preciso di verifica del territorio e di messa in sicurezza di tutte quelle abitazioni, che all’interno delle più accentuate zone sismiche provinciali, hanno l’assoluta necessità di essere messe nella condizione di sicurezza minima.
Chiara anche l’opportunità, che fatte le verifiche, si attui anche un piano di finanziamento con l’obiettivo proprio di un recupero alla sicurezza per tutto l’edificato, costruito senza l’osservanza dei criteri anti sismici; opportunità, che in questo momento di crisi, potrebbe trasformare il piano della sicurezza sismica, attraverso un sistema finanziabile, in un polmone anche per l’economia del nostro territorio.

Tutto ciò premesso, il Consiglio Comunale impegna il Sindaco e la Giunta:

1. a prevedere e dare attuazione ad un vasto programma di informazione - con tutte le azioni utili e necessarie che ne derivano e anche in collaborazione con i comuni del distretto sismico della Zona LAGO DI GARDA - rivolto a tutti i cittadini al fine di renderli consapevoli del grado di rischio tellurico presente e all’attuazione di un piano della consapevolezza del rischio;

2. a rendere prioritaria, nella programmazione dei lavori pubblici comunali, la messa a norma, secondo le vigenti disposizioni legislative antisismiche, degli edifici di proprietà comunale;

3. a sollecitare la Provincia Autonoma di Trento al fine di:
a) a monitorare costantemente la zona del basso Trentino ed in particolare il distretto simico del Lago di Garda, con conseguente e costante pubblicazione dei dati ed invio degli stessi ai comuni interessati;
b) a prevedere un apposito programma antisismico, anche contributivo e comunque economicamente incentivante, per l’attuazione di un adeguato piano per la messa in sicurezza degli edifici privati, in particolare di quelli dei centri storici, nonché di quelli pubblici;
c) ad attuare iniziative di formazione specifica rivolte ai tecnici progettisti e ad artigiani ed imprese edili;
d) a candidare il comune di Brentonico quale sede della formazione di cui al punto precedente.

Brentonico, 9 maggio 2012

Sandro Tonolli, Dino Canali, Quinto Canali, Monica Daiprai, Fabio Mazzurana

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