venerdì 8 marzo 2013

Interpellanza n. 12: “Problemi alla comunità relativi alla cattiva organizzazione e gestione di lavori pubblici“



Al Sindaco di Brentonico
Al Presidente del Consiglio Comunale di Brentonico

Oggetto: Interpellanza “Problemi alla comunità relativi alla cattiva organizzazione e gestione di lavori pubblici

E’ noto a tutti che eseguire dei lavori per nuove strutture, o per modifiche a strutture esistenti, inevitabilmente si creano dei problemi: difficoltà di transito, rumori, polveri ed altro ancora. Se poi questi lavori sono riferiti ad opere pubbliche i cittadini richiedono che vengano adottati tutti gli accorgimenti per evitare disagi e disguidi; perché si ritiene giustamente che la struttura comunale abbia i mezzi per fare operare le ditte nel miglior modo possibile per minimizzare ed evitare gli effetti negativi sulla comunità. Parliamo di regole progettuali, normative, controlli ed altro ancora.
In questi ultimi tempi abbiamo avuto un notevole incremento delle lamentele, che vanno dai tempi di esecuzione lunghissimi, alla chiusura di strade per interventi, problemi che con adeguata prevenzione si potrebbero evitare o ridurre di molto. Un esempio molto significativo sono i lavori di Viale S. Rocco. C’è voluto più di un mese per realizzare la nuova linea telefonica interrata, un tempo decisamente fuori da ogni logica. La spiegazione è semplice e logica, perché il lavoro è stato fatto da un solo operatore con la sua macchina operatrice. Quello che invece non è logico è il fatto che in un cantiere possa lavorare con macchine operatrici un solo operatore. Le norme di sicurezza impongono almeno un secondo, come supporto al primo in caso di infortunio. Immaginiamo un mese e mezzo di scavi, con il materiale sulla carreggiata. Il passaggio naturalmente era consentito, ma molto problematico e con segnaletiche fatiscenti. I problemi sono relativi per chi coi mezzi si sposta a valle e viceversa per i quali si utilizza la vicina provinciale, ma sono invece devastanti per chi risiede ed ha una attività economica localizzata sulla strada. Credo che una delimitazione controllata del materiale scavato, qualche transenna, ma soprattutto una segnaletica più efficiente sarebbe stata non solo opportuna, ma obbligatoria. All’inizio del accesso per il vivaio Passerini è stato fatto inoltre un pozzetto che ha reso l’accesso estremamente problematico soprattutto per i mezzi che portano le merci al vivaio. Questo pozzetto è rimasto aperto da metà settembre fino a novembre, quando bastava coprirlo con un coperchio in cemento o metallico. Lunedì 29 ottobre è stata chiusa la strada completamente in prossimità della chiesa fino al ingresso del vivaio Passerini. Decisione questa che ha dell’assurdo. Si è chiuso l’unico accesso alle case che si servono della strada, con le persone che ci abitano costrette ad aprirsi i cancelli, passare con attenzione fra i materiali, per andare in paese o per ritornare a casa. Queste sono cose che non possono e che non debbono succedere ai giorni nostri. Altra perla è la tempistica con la quale è stata presa la decisione: due giorni prima delle festa dei Santi e dei Defunti. E’ noto a tutti che buona fetta del fatturato delle aziende che producono e che vendono fiori si produce in questo periodo. Credo che un minimo di attenzione anche a queste problematiche non solo sarebbe stato opportuno, ma dovuto. E’ evidente che non c’è stata attenzione né sensibilità, ma c’è invece una buona dose di colpa di chi ha la responsabilità di far operare le imprese in sicurezza e nel contempo di salvaguardare anche chi può subisce danni dovuti a mancata informazione o ad imperizia o disinteresse di chi esegue i lavori.

Tutto ciò premesso si interpella il Sindaco e l’Assessore ai Lavori Pubblici per conoscere:

1. Se risulta loro questa situazione e se non fosse stato necessario un loro intervento.

2. Se si poteva prevenire questo stato di cose e se è intenzione di favorirne la prevenzione in futuro.

3. Se si intendano verificare le oggettive responsabilità dei disguidi provocati.

4. Se si intenda chiarire coi privati eventuali danni economici derivati da una conduzione delle attività decisamente non adeguata per una amministrazione che dovrebbe avere un comportamento mirato al interesse della comunità e dei singoli cittadini.

Si richiede a norma di regolamento risposta scritta.
Brentonico, 8 marzo 2013

Fabio Mazzurana, Quinto Canali, Monica Luigina Daiprai, Donatella Internò, Graziano Veronesi

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