lunedì 11 novembre 2013

Viale San Rocco: prende forma il "capolavoro kitsch" di errori, sperperi, noncuranze, sottovalutazioni, omissioni, supponenze, speculazioni, perizie, beghe, denunce, ecc. ecc. ecc.

Le abbiamo provate tutte, ma proprio tutte ed in mille maniere, a cercare di far ragionare sindaco, assessore ai lavori pubblici, giunta e maggioranza sulle "inadeguatezze" del progetto e dei lavori del nuovo ingresso di Brentonico da Viale San Rocco.
Ci abbiamo provato con tutti gli strumenti consiliari in nostro diritto: interrogazioni, interpellanze, domande di attualità, mozioni... l'ultima delle quali - articolata, documentata, propositiva e, per quanto ora possibile, migliorativa - non ce la hanno nemmeno fatta trattare.
Ci abbiamo provato, ma invano; dall'altra parte, ben protetti da un elastico muro di gomma, amministratori dal "culo di gomma", amministratori arroganti, orbi e sordi.
Ed eccolo qui, adesso, il nuovo "capolavoro kitsch" finanziato coi fondi del Patto Territoriale, cioè coi soldi per la realizzazione di opere e strutture per l'incremento dell'economia turistica locale...
Eccolo qui, che prende "forma e sostanza", il "capolavoro" di errori, sperperi, noncuranze, sottovalutazioni, omissioni, supponenze, speculazioni, perizie, beghe, denunce, ecc. ecc. ecc.
Ma, forse, abbiamo perso tempo; avremmo dovuto denunciare da subito che, per questa e tante altre cose, ad essere inadeguati sono solo il sindaco e l'assessore ai lavori pubblici, amministratori incapaci e inadatti a gestire utilmente l'ideazione e la realizzazione di opere e di lavori pubblici; probabilmente questi due strateghi/gondolieri vogliono lasciare il loro ricordo alla storia locale e, inidonei a farlo con iniziative di qualità e di valore, ci provano, e ci riescono benissimo!, con questo e, purtroppo, con tanti altri "disastri" di cui daremo ancora presto ampia documentazione a comprova e conferma! 
 
 
   Mancano ancora: piante, illuminazione, guard-rail/parapetto e asfaltatura, ma già si possono gustare appieno le "qualità" e le "funzionalità" del nuovo ingresso di Brentonico da Viale San Rocco, ovvero il biglietto da visita per chi se ne arriva... e per chi se ne diparte. 
 
Questi gli spazi previsti per la piantumazione di alberi a mezzo fusto... Peccato che proprio lì sotto, a solo qualche decina di centimetri nel sottosuolo, corra, e per tutta la lunghezza del marciapiede, un cavo da 20.000 volt, cavo interrato giusto giusto alcuni mesi fa... (che si tratti di qualche innovativo sistema per far diventare le piante luminarie natalizie?) 
 
Il pericoloso restringimento di carreggiata giusto prima dello Stop sulla S.P. 3.
 
Visione fotografica lunga... A cosa si saranno ispirati? ai canyon? ai fiordi? ai canali veneziani?... forse alla macedonia di tutti e tre! 
 
Il passaggio pedonale di mezzo realizzato rialzato probabilmente per evitare ai cittadini... di bagnarsi le scarpe... 
 
Il marciapiede-corridoio sul lato Ovest. 
 
Sempre il passaggio pedonale rialzato di mezzo visto dal lato della sua potenziale (in)utilità... 
 
Altra visione fotografica lunga...
Ah!, ecco il modello ispiratore: il Canale Biffis! 
 
A sinistra ci andranno, forse, la piante, mentre a destra sarà montato il guard-rail/parapetto. Chissà se nel mezzo ci passerà almeno una carrozzina... 
 
Nuovo e vecchio che convivono aspramente! 
 
Il pericoloso restringimento visto da Nord (ingresso da S.P. 3). 
 
Per San Rocco e il suo lampione questo ed altro... secolare e cieca devozione! 
 
Cubetti di porfido collocati sopra il vecchio asfalto e tenuti assieme, si fa per dire..., da resine sintetiche: una tradizione tipologica e realizzativa millenaria del nostro caro Altopiano... 
 
"Argine" Ovest: presente! 
 
"Argine" Est: presente! 
 
E questo?... per il deflusso delle acque e lo sgombero della neve?!...
 

lunedì 4 novembre 2013

Mozione n. 21: “Interventi di qualificazione delle strutture e dei servizi cimiteriali, realizzazione 'Giardino delle rimembranze' e altro" con aggiunta di 2 punti al dispositivo



- Avvicinandosi il tempo dell’anno nel quale sono più frequenti le ritualità e più intense le sensibilità private e collettive verso i defunti, anche il nostro pensiero si volge al tema ed in particolare allo stato delle strutture e dei servizi dei cimiteri comunali, cimiteri che rappresentano ancora i luoghi primi del ricordo e della coltivazione della memoria.

- Nel corso in particolare degli ultimi venti anni sono stati numerosi e vieppiù efficaci gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria sui cimiteri comunali effettuati dalle varie amministrazioni succedutesi, interventi che hanno anche comportato l’utilizzo di cospicue risorse finanziarie pubbliche. Tra questi, ricordiamo gli ampliamenti dei cimiteri di Crosano, di Corné e di Castione e gli adeguamenti sostanziali e strutturali di quelli di Saccone, di Cazzano e di Brentonico.

- Da una nostra osservazione risulterebbe utile ed opportuno attivare ulteriori iniziative di qualificazione delle strutture cimiteriali comunali, provvedendo, in particolare, a superare le seguenti criticità:
- PRADA:
- copiose infiltrazioni di acque bianche dai terreni a monte che provocano il degrado dei muri perimetrali nonché l’instabilità delle sepolture e dei vialetti interni;
- scarse qualità e funzionalità della struttura complessiva dovute in particolare al problema giusto evidenziato.
- CROSANO: mancanza del passaggio diretto alla parte superiore del cimitero;
- CASTIONE: mancanza delle cellette ossario e cinerarie;
- CORNE’: mancanza delle cellette ossario e cinerarie;
- BRENTONICO:
- mancanza degli spazi per le sepolture in concessione;
- mancanza dei campi di mineralizzazione, in particolare per fare fronte ai maggiori tempi di mineralizzazione delle tante sepolture in doppia cassa (legno + zinco) che non mineralizzano nei tempi ordinari;
- eventuali altre criticità a maggiore e specifica conoscenza diretta dei servizi e degli amministratori comunali.

- In data 1 ottobre 2013 il Consiglio Comunale di Brentonico ha approvato il nuovo “Regolamento Comunale di Polizia Cimiteriale”, regolamento che abbisogna di successive disposizioni attuative ed applicative giuntali.

- All’art. 21, comma 2, lettera l), del “Regolamento Comunale di Polizia Cimiteriale” recentemente approvato dal Consiglio Comunale di Brentonico, è inserita, tra vari altri servizi, la possibilità di realizzazione del “Giardino delle rimembranze”, servizio attualmente non esistente su alcun cimitero comunale. L’attivazione di questo servizio almeno per il cimitero di Brentonico (privilegiando possibilmente la sua collocazione nell’area a valle del cimitero stesso, cioè il prato tra il cimitero e il “Dossét” e comprendendo anche lo stesso “Dossét”) rappresenterebbe, a nostro avviso, una utile opera a favore: della promozione e dell’incremento della pratica della cremazione, della particolare ed appropriata custodia materiale delle urne cinerarie, della coltivazione della memoria di coloro che hanno scelto la pratica della cremazione, nonché del rispetto dei peculiari aspetti spirituali ed immateriali ad essa collegabili.

- Sul frontespizio dell’abside della cappella del cimitero di Castione esisteva fino ai primi anni ’80 del secolo scorso un pregevole ed ampio dipinto murale rappresentante i contenuti iconografici ed allegorici della “Danza macabra”. Pur essendo l’opera risalente soltanto al tempo di costruzione della cappella (fine anni ’20 del secolo scorso), la stessa risultava l’unica del genere esistente in Vallagarina. Probabilmente è anche possibile trovare riproduzioni fotografiche dell’opera.

- Su entrambi i lati frontali dell’ingresso della cappella del cimitero di Castione sono murate due lapidi di marmo bianco riportanti i nomi ed altri dati dei numerosissimi morti di Castione durante la Prima Guerra Mondiale, morti sui vari fronti bellici oppure morti profughi nel Regno d’Italia o nell’Impero Austro-Ungarico. A quanto ci risulta questa è l’unica fonte storica di settore, fonte che risulta alquanto compromessa dal tempo e dagli agenti atmosferici al punto che molti nomi risultano oramai illeggibili. Qualche spazio interno oppure esterno del rinnovato cimitero di Castione si rivelerebbe confacente alla realizzazione di un monumento di pace, monumento che potrebbe recuperare i contenuti del documento storico testé citato.

- Negli ultimi anni la competenza nella gestione di tutte le mansioni inerenti i cimiteri comunali è ricaduta di fatto sull’Ufficio Anagrafe, ufficio formalmente competente per profili di propria specifica funzione, ma meno per mansioni di altra natura; ufficio, tra l’altro, che ha più volte richiesto una rivalutazione del personale assegnato proporzionato al carico di lavoro da svolgere.

Ciò premesso, il Consiglio Comunale impegna il Sindaco e la Giunta a:

1. Attivare un programma complessivo di riqualificazione dei cimiteri comunali considerando le criticità evidenziate nella premessa nonché eventuali altre a conoscenza diretta dei servizi e degli amministratori comunali.

2. Dare corso esaustivo entro 6 mesi dalla data odierna alle competenze giuntali per l’attuazione e l’applicazione dei contenuti del nuovo “Regolamento Comunale di Polizia Cimiteriale”.

3. Attivare uno specifico progetto finalizzato alla realizzazione nel cimitero di Brentonico del “Giardino delle rimembranze”, privilegiandone possibilmente la collocazione nell’area a valle del cimitero stesso, cioè il prato tra il cimitero e il “Dossét” e comprendendo anche lo stesso “Dossét”.

4. Prevedere e regolamentare, a partire dal prossimo bilancio preventivo, specifico capitolo di spesa finalizzato alla promozione e all’incremento della pratica della cremazione.

5. Mediante l’attivazione di un concorso per idee oppure di altro metodo partecipativo qualificativo a scelta della Giunta, ricreare nell’abside della cappella del cimitero di Castione un dipinto murale raffigurante i contenuti iconografici ed allegorici della “Danza macabra”.

6. In collaborazione ed in sinergia con le associazioni esistenti a Castione (Gruppo A.N.A. di Castione, Circolo di Castione, Associazione Tutela Marroni ed altri eventuali, magari favorendo la costituzione di un apposito comitato) promuovere la realizzazione nelle pertinenze del cimitero (oppure in altro luogo idoneo) di un monumento di pace che recuperi anche i contenuti delle due lapidi storiche murate su entrambi i lati frontali di accesso alla cappella del cimitero di Castione.

7. Definire, di concerto col Segretario Comunale ed il personale degli uffici comunali interessati, la più efficace riorganizzazione e strutturazione mansionaria e funzionale interna del Servizio Cimiteriale Comunale.

8. Attivare, per tutti i cimiteri comunali, un programma di georeferenziazione dei defunti – con nome, cognome, luoghi e date di nascita e di morte - mediante la predisposizione di un apposita applicazione digitale da posizionare nei cimiteri e da pubblicare anche sul sito web del Comune di Brentonico sull’esempio di quanto si sta facendo nel Comune di Trento.

9. Attivare, per tutti i cimiteri comunali, un programma di conoscenza e divulgazione della storia degli stessi e delle opere di valore storico, civile e culturale contenute, mediante la predisposizione di un apposita applicazione digitale da posizionare nei cimiteri e da pubblicare anche sul sito web del Comune di Brentonico sull’esempio di quanto si sta facendo nel Comune di Trento.

venerdì 1 novembre 2013

Due novembre


Nella giornata dei defunti ricordiamo la mozione che abbiamo presentato dal titolo "Interventi di qualificazione delle strutture e dei servizi cimiteriali, realizzazione del 'Giardino delle Rimembranze' e altro" assieme al nuovo "Regolamento cimiteriale" recentemente approvato dal Consiglio Comunale .
Aggiungiamo anche il "CORALE RECITATIVO - Leggenda del re infelice", una bellissima, e poco conosciuta, canzone di Fabrizio De Andrè dall'album "Tutti morimmo a stento".



Addio allo storico capitello-punto trigonometrico di Prada

Lo storico capitello di Prada da ieri non esiste praticamente più. Un grosso camion in uscita dalla piazza del paese, verosimilmente chiudendo troppo la curva verso destra, lo ha mozzato di netto a metà altezza, dalle edicole, comprese, in su.
Il manufatto, come specificava l'epigrafe, era stato costruito nel 1738; nell'epigrafe si leggeva anche: "Questa opera fu fata per voto dela vicinia di Prada per il male contagioso de bestiame de ano 1735". Le tre facce dell'edicola erano dipinte e raffiguravano i Santi Rocco, Valentino e Antonio Abate.
L'importanza del capitello era anche dovuta al fatto che lo stesso rappresentava uno dei fondamentali "punti trigonometrici" del basso Trentino.
Ecco come si presentava subito dopo l'abbattimento, col moncone ed i resti caduti prontamente protetti dagli abitanti e dagli operai del cantiere comunale.